martedì 30 settembre 2008

Palazzo Schifanoia

Eccomi di ritorno da una stupenda visita al Palazzo Schifanoia! Devo dire che me l'aspettavo più piccolo, invece era molto grande e i nostri propositi per visitare anche un'altro dei musei aperti per la giornata del patrimonio sono andati in fumo. Ma ne è valsa la pena!

Palazzo Schifanoia si trova in centro storico a Ferrara. Accessibilissimo a piedi dalla zona del Castello e in bicicletta, è invece più difficile farlo con l'auto. In effetti si tratta di una zona a traffico limitato, senza parcheggi..quindi consiglio di farsi una passeggiatina.
Il palazzo si presenta molto grande esternamente, con i suoi classici mattoncini rossi e due ingressi. Da quello principale si accede alla biglietteria, dall'altro al giardino.
Il biglietto costa 5 euro, ma oggi ovviamente era gratis.
Il Palazzo fu eretto per volere di Alberto I d'Este nel 1391. Inizialmente aveva un solo piano, ma poi nel corso dei secoli fu ampliato da Biagio Rossetti per volere di Ercole I. La facciata che si può vedere all'ingresso, in marmo bianco (splendida!) viene attribuita a Francesco del Cossa.
All'ingresso è presente un piccolo guardaroba dove poter lasciare abiti e borse ingombranti e le foto degli interni sono VIETATE. Peccato, noi abbiamo fatto soltanto qualche foto esterna, nulla di più. Le sale si presentano enormi, con le porte soltanto da un lato, tra l'altro non troppo alte, forse 180 cm. Le finestre, nel piano terra, erano dunque tutte da una parte, ma sono state interamente conservate quelle originali, con le sbarre. Accanto alle finestre c'erano diverse nicchie, che una volta dovevano essere decorate, c'era ancora qualche piccolo rimasuglio!
Le prime stanze non erano grandissime se ragioniamo pensando ai palazzi del 1400. Ma con il soffitto altissimo, in legno a quadrotti, caratteristico dell'epoca. Il custode ci ha detto che una volta quel tipo di soffitto veniva decorato con della carta dipinta sopra, per quello oggi rimane un pò il legno che sembra quasi "macchiato"..avendo assorbito umidità e deterioramento, anche i disegni si sono rovinati.
Nelle sale sono presenti diverse vetrine, con reperti del secolo XV trovati nella zona. Erano tutte cose ad uso cucina (forse quelle al pian terreno erano cucine?!), piatti, ciotole, tazze col piattino, saliere, brocche..tutti rigorosamente di cercamica, alcune provenienti dalla nota Faenza. In quella zona del Palazzo sono state trovate anche delle vasche apposite che anticamente venivano usate per buttare la spazzatura. Erano in pratica delle vasche infilate sottoterra, a cui si accedeva tramite una botola (tipo i nostri cestini di oggi!) che si tirava da una cordicella. Una volta che le vasche erano riempite, si chiudeva ermeticamente una botola, e si scavava sotto terra per posizionare un'altra vasca! La guida diceva inoltre che, proprio in quelle vasche erano state trovate tutte quelle splendide ceramiche, alcuni pezzi davvero belli e ben conservati! Probabilmente venivano usate anche per buttare via le cose rotte o fuori moda, perchè alcuni pezzi erano davvero poco erosi e ancora stupendi!
Al piano terra era presente anche un sarcofago marmoreo.
Piano di sopra: tutto soppalcato. In realtà questo piano non esiste. Il Comune ha deciso di fare un soppalco per poter far vedere i resti dei meravigliosi affreschi presenti in tutti i muri e anche il caratteristico soffitto quadrato. Mi girava la testa, perchè soffro di vertigini e il soppalco è un pò..fastidioso! Anche quì vetrine con reperti, perlopiù libri, monete e statue di legno e alabastro. Dalle finestre si poteva vedere il giardino, grandissimo! In seguito si accede a una piccola stanza con un dipinto: agosto e settembre, un piccolo preambolo alle sale superiori, dei veri gioielli.
Da quì le scale, il vero piano superiore, costruito solo intorno al 1450, che ospita le diverse sale a tema del Palazzo. Si arriva alla splendida "Sala dei dodici mesi", con affreschi molto rovinati. ma tutto sommato alcuni ancora ben conservati, soprattutto la parte che vi trovate di fronte. Gli artisti sono diversi, appartengono tutti alla Scuola Ferrarese e tra essi troviamo Francesco del Cossa, Borso e Baldassarre d'Este, Ercole dè Roberti e Cosme Tura. I mesi visibili sono solo 7, visto che il Palazzo fu abbandonato a se stesso fino a metà dell'Ottocento, un vero peccato! Quindi gli affreschi illustrano i mesi da marzo e settembre.
Quando siamo arrivati a questa sala..avevamo gli operatori alle costole (si chiude, si chiude..), un pò frettolosi (e pure non sapevano nulla della storia del Palazzo) devo dire, mancava ancora mezz'ora!! Comunque la sala si presenta splendida, enorme, con soffitti alti, grandi finestre, affrescata parzialmente, ma quello che è rimasto visibile è davvero bellissimo! I dipinti sono suddivisi per mese, e ogni mese è suddiviso in 3 fasce sovrapposte. La fascia superiore rappresenta le divinità pagane che presiedono alle attività degli uomini, nella fascia di mezzo ci sono i segni dello Zodiaco del rispettivo mese e in quella inferiore sono rappresentate scene della vita di corte, con in primo piano sempre il Duca Borso. Sicuramente la visita deve essere accompagnata da una guida, almeno cartacea, altrimenti non si capisce nulla. Dopo averne letto la storia infatti, il tutto risulta più comprensibile e con maggior senso.
La sala successiva è chiamata "Sala degli Stucchi", un soffitto eccezionale, interamente decorato..devo dire ben conserrvato, dorato, colorato..che dire, lascia senza parole! Anche quì vetrine con libri e medaglie, tra cui un libro piccino, ma piccolo, con ogni pagina scritta e dipinta a mano con decorazioni d'oro..stupendo!
Le sale successive (non ricordo i nomi) erano molto più piccole e semplici, ma anch'esse con un soffitto ben conservato, a quadrotti di legno dipinto, una con dei fiori in rilievo (meravigliosi), una con disegni vari. eravamo stanchi di sentire il personale lamentarsi della chiusura, se non riuscivamo a finire di vederlo tornavamo..poi si avvicina una signora e ci dice: "se volete fare acquisti nel bookshop sta per chiudere.."! Beh, a me piacciono moltissimo i bookshop devo dire, non che mi dispiacesse stare ancora qualche minuto a snasare i soffitti :)
Ad ogni modo..veramente bello, andateci, ne vale la pena! Nonostante oggi fosse una "giornata del patrimonio", non c'era molta gente e la visita è stata piacevole.
Usciti, per vedere il giardino, si deve percorrere qualche metro di strada e rientrare. Il giardino è accessibile fino all'orario di chiusura ed è veramente grande! Ma una chicca ve la devo dire! Al suo interno c'è un piccolo ristorantino, carino, inusuale (vedi foto)..decorato in modo particolare, con vicino delle panche di legno su cui mangiare. Abbiamo chiesto ai custodi, fa piccola cucina soltanto a mezzogiorno, ferrarese doc. piccoli pasti veloci e ha anche un bookshop all'interno. Sicuramente passeremo a farci un salto, provando a immaginare l'atmosfera magica degli estensi, che in questo stupendo luogo organizzavano feste e balli, si divertivano e ci passavano le lunghe e calde giornate estive..per "schivare la noia". Davvero una "delizia", come è sempre stato chiamato appunto questo Palazzo: la Delizia degli Estensi!

opinione presente anche in trivago.it

FOTO: il ristorantino presente nel
giardino

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