sabato 14 febbraio 2009

Gli estensi

Ferrara è ricordata principalmente come città degli Estensi. Ma chi erano costoro?
Nel 1264 Obizzo d'Este fu nominato come primo signore della città di Ferrara. Da quella data gli Estensi dominarono la città, con pro e contro, per oltre 300 anni.
All'epoca a Ferrara vivevano diverse famiglie ricche, che ambivano al dominio della città.
Gli Estensi rappresentavano la parte guelfa, mentre la principale famiglia in lotta con essi, i Salinguerra, rappresentavano i ghibellini.
Con la vittoria, dopo lotte sanguinose e cruente, degli Estensi, la situazione di Ferrara si trasformò. Da questo momento vennero fatte diverse riforme, la struttura della città si modificò e si espanse notevolmente, il centro cittadino divenne un luogo "protetto", l'assetto politico, militare ed economico della città cambiò direzione.
Gli Estensi diedero il via ad una vera e propria dinastia, imponendosi con tasse e leggi molto restrittive, obblighi, dazi e spesso ingiustizie.

Nonostante tutto, il fatto che il potere rimase così tanto tempo nelle mani di una sola famiglia, permise a Ferrara di ingrandirsi e consolidarsi non solo come città, ma anche di aumentare il suo prestigio nelle zone limitrofe inizialmente, e successivamente in tutta Europa. Non solo l'espansione territoriale portò prestigio, ma anche lo sviluppo delle arti, la bonifica delle zone paludose e anche la nascita dell'Università (1931).

La dinastia degli Estensi viene ricordata principalmente per questi sovrani, in ordine di tempo:
Obizzo II, Azzo VIII, Obizzo III, Rinaldo II, Nicolò I, Aldobrandino III, Nicolò II, Alberto, Nicolò III, Leonello, Borso, Ercole I, Alfonso I, Ercole II, Alfonso II.

Il vero e proprio consolidamento del potere estense avvenne nel 1385, con la costruzione del Castello Estense, imponente costruzione che doveva simboleggiare il dominio della città, oltre che sede della residenza dei sovrani.
All'epoca il signore di Ferrara era Nicolò II d'Este.
Il suo successore fu Alberto, suo fratello, meno sanguinoso e più devoto alla cultura e all'amore per l'arte. Sotto il suo dominio fu fondata la prima Università.
Il figlio di Alberto, Nicolò III, fu il successore. A differenza del padre, si occupò soprattutto della questione politica e sociale, dimostrando crudeltà e a volte punizioni feroci. Sotto il suo dominio molti sovrani vennero carcerati e poi morirono nelle segrete del Castello.
Suo figlio Leonello, si presentava come un mix del padre e del nonno, dedito sia alla politica che all'arte, creò circoli letterari e artistici, cercando di promuovere questo tipo di cultura.
Con Borso invece, fratello di Leonello, vennero fatte grande bonifiche in tutto il territorio circostante,, venne ingrandita l'Università, e vennero cominciate le dedite pitture alla "Sala dei Mesi" di Palazzo Schifanoia.
Il successore, Ercole I, salì al trono con un cruento scontro con il nipote Nicolò, figlio di suo fratello Leonello, il quale cercò di dissuadere la popolazione a rivoltarsi, per conquistare lui stesso il potere. Non ci riuscì, e tutto ciò finì nel sangue.
Durante il regno di Ercole I, vennero fatte altre bonifiche e nacque la nota "Addizione Erculea", alla cui realizzazione partecipò Biagio Rossetti: l'ampliamento delle Mura Cittadine.
Ercole I in realtà non era così severo, piuttosto diplomatico, portò dei benefici a tutta la cittadinanza, creando il nuovo centro cittadino nei pressi del Castello Estense, e consolidando il potere dei Duchi in città e in Europa.
Il figlio Alfonso I non smentì il padre, e anch'egli si dedicò all'arte, alla cultura, ma anche al consolidamento di Ferrara come potenza militare.
Durante il suo regno ebbe diverse liti con i due fratelli, Ferrante e Giulio, i quali si allearono contro di lui, ma non la ebbero vinta. Prima furono condannati a morte, ma poi, con lo sconto della pena, imprigionati a vita nelle Segrete e successivamente nella Torre dei Leoni.
Ferrante morirà proprio lassù, mentre Giulio verrà scarcerato dopo la morte di Alfonso I, all'età di 81 anni.
Ad Alfonso successe il figlio Ercole II, figlio di Lucrezia Borgia. Ercole II è ricordato anche per il suo matrimonio con Renata di Valois (o Renata di Francia), figlia di Luigi XII. La donna, molto risoluta e decisa, portò una ventata di novità francesi a Ferrara, aprendo molto la mentalità del Ducato fino ad all'ora ristretto, e se vogliamo, bigotto. Il regno di Ercole II fu felice e glorioso, divenne proliferazione d'arte, e consolidamento di Ferrara.
Il figlio di Ercole II, Alfonso II, portò invece alla completa decadenza del potere.
Egli si sposò tre volte, ma non ebbe mai un figlio maschio. Questo si rivelò un punto debole per il potere, ferita in cui la Chiesa dello Stato Pontificio non fece che affondare la sua lama.
Alfonso II tentò di sviare la sua decadenza politica e sociale con guerre e guerriglie, ma non riuscì a salvare la dinastia. Nel 1570 inoltre Ferrara fu scossa da un forte terremoto, che debilitò moltissimo la struttura del Castello.
Dopo la morte del Duca, non essendoci un erede ufficiale maschio, la città venne facilmente conquistata dal Ducato di Modena, che si impossessò anche del Castello Estense.
Così finì la Dinastia degli Estensi (1598).

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